L’inkjet a bobina di Xerox regala un nuovo volto alla comunicazione one-to-one

La belga Vprint, leader nella stampa per campagne direct marketing, è stata la
prima azienda europea a installare Xerox Trivor 2400 con inchiostri High Fusion

Nel corso degli anni 2000, la diffusione degli e-commerce ha portato a una contrazione del mercato delle vendite per corrispondenza. Le aziende di stampa che servivano questo settore si sono dovute reinventare. È il caso di Vprint, storica realtà belga cresciuta rapidamente negli anni ‘80 e ‘90, proprio specializzandosi nella stampa di cataloghi per la vendita per corrispondenza. Alla riduzione dei volumi di stampa richiesti dalla sua clientela storica, Vprint ha risposto riposizionandosi nell’ambito del direct mailing. Ampliando il proprio parco tecnologico e sviluppando nuove competenze, l’azienda si è resa competitiva ed è riuscita ad affermarsi a livello europeo.
Il suo successo è dovuto a una combinazione di fattori: da una parte, investimenti in soluzioni di stampa, finitura e gestione dei dati variabili di ultima generazione; dall’altra, competenze ed esperienza, acquisite in oltre mezzo secolo di attività. Vprint è stata in grado di comprendere le esigenze dei brand interessati ad approcciare clienti e prospect mediante mailing one-to-many o one-to-one. Di conseguenza, ha costruito la sua offerta intorno a elementi per loro imprescindibili: qualità di stampa, personalizzazione, gestione del dato variabile e tempi di consegna rapidi. Nel 2017, Vprint è la prima azienda al
mondo a installare Xerox Trivor 2400 con inchiostri High Fusion. Oggi, grazie a questa soluzione, è in grado di stampare medie tirature completamente personalizzate, con una qualità di stampa elevata; il tutto senza essere vincolata all’utilizzo di carte naturali o costosi supporti pretrattati per l’inkjet, né dover utilizzare alcun tipo di primer.

In alto, a sinistra, Xerox Trivor 2400 HF; a destra, alcuni prodotti realizzati dall’azienda. Nella pagina a fianco, uno dei gruppi di teste di
stampa Kodak Versamark per la personalizzazione in quadricromia.


intervista
a Thierry Ngoma
Plant Manager
di Vprint

“Con i nuovi inchiostri High Fusion, possiamo stampare su carte offset standard, senza bisogno di primer. È un vantaggio per i clienti e una semplificazione per il nostro workflow.”

Ha ancora senso, oggi, investire nel direct mailing?

Ne sono convinto. Le attività di promozione offline aiutano a fidelizzare il cliente e, in molti casi, accrescere il traffico online. Una campagna di marketing one-toone, se indirizzata al giusto target, ha un potenziale di coinvolgimento maggiore di una newsletter. Un messaggio promozionale online è facilmente aggirabile e, grazie ai sempre più sofisticati sistemi anti-spam, viene cestinato velocemente. Un pieghevole o un opuscolo hanno un ciclo di vita più lungo. Come ogni attività pubblicitaria, però, anche il direct mailing si evolve. Quando abbiamo introdotto le teste di stampa Kodak Versamark, negli anni Novanta, personalizzare anche una semplice stringa di testo era considerato un grande traguardo. Oggi è la norma e il mercato richiede di aggiornarsi e introdurre strumenti al passo con i tempi.

 

È per questo che avete deciso di introdurre Xerox Trivor 2400?

I brand continuavano a chiederci campagne sempre più targettizzate sulla base delle esigenze e delle abitudini di acquisto dei clienti. I moduli di teste inkjet a bordo delle linee di finitura erano in grado di variabilizzare solo parzialmente, mentre Xerox Trivor 2400 HF permette di realizzare un prodotto a colori, completamente digitale. Abbiamo scelto gli inchiostri Xerox High Fusion perché sono in grado di stampare su diversi supporti, senza bisogno di pre e post trattamenti. La macchina, in abbinamento con le nuove chimiche, ci ha permesso di andare incontro a ogni tipo di richiesta e abbiamo potuto apprezzare i risultati di questa scelta sin da subito. I nostri clienti hanno notato un aumento nei tassi di conversione delle campagne di marketing realizzate con la nuova tecnologia inkjet. Come dicevo, un prodotto accattivante e studiato sulle esigenze del singolo induce un maggior coinvolgimento
dell’utente e rafforza la percezione del marchio.

 

Quanto conta l’uso del software nella personalizzazione dei prodotti destinati al direct mailing?

Nel nostro lavoro, la criticità principale è data dalla necessità di processare una mole di dati consistente in maniera efficiente, sicura e ripetibile. È necessario, quindi, dotarsi di strumenti all’avanguardia, in grado di semplificare la gestione dei lavori complessi. Ogni giorno i clienti ci inviano, separatamente, i dati personali dei destinatari delle varie campagne e i file di stampa, definendo di volta in volta i criteri di variabilizzazione di ciascun documento. Per elaborare le informazioni e realizzare i PDF definitivi, ci affidiamo, ormai da 15 anni, a GMC Inspire Designer, un software studiato per la comunicazione one-to-one. Un team di sei persone è incaricato di preparare i file, che vengono successivamente inviati agli engine di stampa Kodak e Xerox. Queste operazioni richiedono solitamente 6-8 ore, ma ci stiamo attrezzando per velocizzarle. Dovendo gestire grandi quantità di dati e assicurare ai
clienti tempi di reazione rapidi, per noi la potenza di calcolo è un fattore chiave.

 

Ripensare il direct mailing a partire dalla personalizzazione

Vprint nasce più di ottant’anni fa come tipografia, a Mouscron, in Belgio. Nel corso degli anni si specializza nella stampa di prodotti per la vendita per corrispondenza. Per far fronte agli elevati volumi di stampa che questo settore richiede, Vprint si dota di un imponente parco macchine roto-offset.

A partire dalla fine degli anni Duemila, tuttavia, la vendita per corrispondenza subisce un declino in termini di volumi. Vprint decide allora di orientarsi al direct mailing, dotandosi di nuovi strumenti di stampa e finitura, per assicurare un più alto grado di personalizzazione. Sulle linee di finishing, installa le prime teste di stampa inkjet Kodak Versamark per variabilizzare parti di testo.

In seguito, aggiunge ulteriori gruppi di teste per la personalizzazione in quadricromia. Intanto, l’avvento del web marketing rende sempre più obsolete le forme di direct mailing tradizionale. La clientela di Vprint chiede strumenti più efficaci per promuovere i propri prodotti, in linea con le proprie campagne tramite email e social network. Cresce quindi la richiesta di personalizzazione e, nel 2017, Vprint installa Xerox Trivor 2400 HF, che permette di realizzare prodotti stampati interamente in digitale senza limitazioni alla personalizzazione di contenuti.

La gestione di lavori complessi impone un parco macchine all’avanguardia

Con una media di 3 milioni di pezzi al giorno e un fatturato di circa 25 milioni, Vprint è oggi leader nel settore del direct mailing personalizzato. Attualmente l’azienda impiega 135 persone e opera su una superficie di 15.000 m², cui entro la fine dell’anno si aggiungeranno 4.000 m² di nuovi reparti produttivi. Il parco macchine ospita 3 stampanti roto-offset Goss M-600 e 16 linee di finitura. Su queste ultime sono montate 100 teste di stampa Kodak.

 

A sinistra, all’interno del reparto di prestampa, un operatore si occupa della variabilizzazione di una campagna. In basso, la app per la realtà aumentata sviluppata da Vprint.

Versamark utilizzate per la personalizzazione, mono e multicolore, di testi e immagini. Oggi, a queste soluzioni si affianca la nuova stampante Xerox Trivor 2400 HF. Sul fronte del software, Vprint utilizza GMC Inspire Designer, che prepara i file per la stampa, inserendo i dati variabili.

Raphaël Baillieul
Sales Manager di Vprint

“Non ci limitiamo a mostrare al cliente un catalogo di prodotti, ma lavoriamo al suo fianco per creare una strategia di comunicazione curata in ogni aspetto.”

Anche l’occhio vuole la sua parte

I clienti di Vprint sono principalmente grandi brand che, attraverso il direct mailing, vogliono comunicare la propria offerta in
maniera unica. Marginalmente, l’azienda continua poi a servire anche aziende specializzate nella vendita di prodotti per corrispondenza. Il portfolio di prodotti che Vprint offre è quindi molto variegato. Si spazia da buste, lettere e cartoline, ad applicazioni con tripla piega; dalle pochette personalizzate con strisce di chiusura staccabili alle etichette autoadesive, nonché copertine di cataloghi. Vprint offre un servizio all-in-one, assiste il cliente sin dalle fasi di progettazione e si occupa di tutte le operazioni successive: gestione dei dati variabili, impaginazione, stampa, finitura e postalizzazione.

Nel marketing one-to-one la prossimità al cliente conta

Per dialogare con i propri clienti, Vprint ha sedi in diversi Paesi d’Europa. La vicinanza geografica permette di rispondere in maniera rapida e puntuale alle richieste; ma soprattutto, è utile a delineare una strategia comunicativa efficace. Essere presenti sul territorio permette di fare un’analisi approfondita del target che, ovviamente, ha preferenze e gusti diversi anche a seconda del luogo in cui vive.

Perché Xerox Trivor 2400 HF?

Il rapporto tra Vprint e Impika (poi divenuta Xerox Impika) è iniziato circa vent’anni fa, quando il costruttore francese sviluppava le teste Versamark per Kodak. Installata nel 2017, Xerox Trivor 2400 HF ha una luce di stampa di 474 mm e può alimentare materiali in bobina larghi fino a 510 mm. La macchina raggiunge una velocità massima di 76 m/min, sia in modalità solo fronte che in fronte/retro. La risoluzione massima è di 1.200×600 dpi. Vprint ha scelto di utilizzare i nuovi inchiostri Xerox High Fusion: un’innovativa chimica base acqua che permette di stampare su carte naturali o patinate non trattate per l’inkjet, senza bisogno di primer. Oltre ad assicurare una qualità dell’immagine elevata, gli inchiostri High Fusion sono formulati per garantire un’asciugatura rapida anche alle alte velocità.

Realtà aumentata: il futuro del direct mailing?

L’integrazione tra strumenti online e offline può decretare il successo di una campagna e aumentare, di conseguenza, i tassi di conversione. Consapevole di ciò, già da un anno Vprint ha sviluppato la propria applicazione per la realtà aumentata. Scaricando la app e inquadrando il prodotto con lo smartphone, è possibile accedere a una serie di contenuti multimediali e promozioni extra, che regalano un’esperienza unica al destinatario della campagna e aiutano a rafforzare la brand identity.

Nous utilisons des cookies pour vous garantir la meilleure expérience. Si vous continuez à utiliser ce site Web, nous supposerons que vous en êtes satisfait.
OK